A seguito dell’Assemblea annuale 2024 intitolata “Dalla Late Payment Regulation alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD): le sfide della Supply Chain Finance”, Assifact – Associazione Italiana per il Factoring, ha condiviso la relazione sui dati riguardanti il mercato del factoring nel nostro Paese. L’andamento del factoring nei primi mesi del 2024 è stato positivo e ha registrato un tasso medio di crescita atteso y/y pari al 3,58% e un volume d’affari totale di 113,11 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno. Si tratta di un aumento del 2,46% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Di seguito analizzeremo brevemente in che modo il ricorso al factoring potrà incidere sulle nuove regole europee che coinvolgono soprattutto i ritardi di pagamento delle imprese e la sostenibilità aziendale.

INDICE

  1. Imprese italiane e factoring, le previsioni per tutto il 2024
  2. L’incidenza del factoring sulle regole europee inerenti i ritardi di pagamento
  3. Il ruolo chiave della Supply Chain Finance
  4. Panorama internazionale del factoring
  5. Vantaggi pratici per le PMI
  6. Prospettive future del mercato del factoring

 

 

1. Imprese italiane e factoring, le previsioni per tutto il 2024

Il Rapporto Forefact prevede un’accelerazione nel secondo semestre e indica per tutto il 2024 un tasso medio di crescita atteso del 3,58%. Il tasso di crescita nel periodo gennaio-maggio 2024 delle operazioni di Supply Chain Finance è invece del +4,02% rispetto all’anno scorso, quindi ancora più incoraggiante.

Questo strumento si sta dunque rivelando un partner strategico capace di alleggerire le pressioni che l’economia italiana impone alle imprese e offrire liquidità in modo congruo rispetto allo sviluppo del fatturato. Il credito erogato alle aziende, infatti, nell’ultimo anno è sceso del 3,8%.

Al 31 dicembre 2023, oltre 32 mila imprese hanno ceduto i loro crediti ricorrendo al factoring per la gestione del loro capitale circolante, di cui il 30,44% legate al settore manifatturiero, il 10,76% al commercio all’ingrosso e il 10,12% alle costruzioni.

Secondo gli esperti del settore, il factoring rappresenta una soluzione flessibile e adattabile che può essere personalizzata per rispondere alle specifiche esigenze finanziarie delle diverse imprese, indipendentemente dalla loro dimensione.

 

2. L’incidenza del factoring sulle regole europee inerenti i ritardi di pagamento

Questi dati positivi preannunciano che il factoring potrebbe permettere a molte aziende di gestire l’impatto delle nuove normative europee contro i ritardi di pagamento delle transazioni commerciali (Late Payment Regulation) sulla catena della fornitura. Tramite le risorse finanziarie che potrà fornire, infatti, consentirà loro di abbreviare i tempi di pagamento effettivi con un’incidenza più lieve sulla struttura finanziaria. Questo favorirebbe l’introduzione di una cultura dei pagamenti rapidi, prima di tutto nei rapporti tra la Pubblica Amministrazione e le imprese.

Le nuove normative europee mirano a ridurre significativamente i ritardi nei pagamenti, che rappresentano una delle principali cause di difficoltà finanziarie per le PMI. Il factoring, fornendo liquidità immediata, aiuta le aziende a mantenere una posizione finanziaria stabile e a rispettare i termini di pagamento stabiliti dalle normative.

 

3. Il ruolo chiave della supply chain finance

Come anticipato, l’Assemblea ha discusso ampiamente anche il ruolo della Supply Chain Finance e in modo particolare delle soluzioni di reverse factoring e confirming (sul reverse factoring rinvio al mio precedente articolo “Reverse factoring, quando scegliere questo tipo di transazione” LINK https://www.studiodetilla.com/blog/reverse-factoring/ ). L’azienda aderente a uno di questi programmi trae benefici di natura organizzativa, finanziaria e commerciale poiché:

  • il fornitore può ottenere facilmente liquidità aggiuntive tramite le quali anticipare l’incasso dei crediti commerciali all’impresa buyer. Con la digitalizzazione degli scambi informativi, le piattaforme di SCF, infatti, favoriscono l’efficienza delle operazioni fra fornitore e cliente e permettono di gestire in maniera più fluida eventuali controversie commerciali;
  • la disponibilità di liquidità aggiuntiva dà la possibilità alle PMI di non farsi sfuggire eventuali opportunità di business, investire in nuovi progetti, negoziare migliori condizioni di acquisto con i fornitori. I fornitori aderenti a programmi di SCF, infatti, sono più propensi ad adottare soluzioni abilitate da nuove tecnologie e a identificare altre fonti di finanziamento rispetto a quelle tradizionali per i fabbisogni finanziari legati al circolante.

Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il settore della Supply Chain Finance, rendendo più semplice per le aziende gestire il capitale circolante e ottimizzare i flussi di cassa. Piattaforme digitali avanzate consentono una maggiore trasparenza e tracciabilità delle transazioni, migliorando la fiducia e la collaborazione tra fornitori e acquirenti.

Inoltre, le soluzioni di Supply Chain Finance costituiscono uno strumento perfetto per supportare la transizione sostenibile della filiera poiché consentono di impostare programmi ideati proprio per premiare le performance ESG dei fornitori.

Guardando al futuro, è previsto un crescente utilizzo della Supply Chain Finance per incentivare pratiche sostenibili. Le aziende stanno sempre più integrando criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro strategie di approvvigionamento, e le soluzioni di SCF stanno diventando cruciali per premiare i fornitori che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità.

 

4. Panorama internazionale del factoring

Il mercato del factoring non sta crescendo solo in Italia, ma anche a livello internazionale. Paesi come Francia e Germania stanno vedendo tassi di crescita simili, con volumi di affari che testimoniano l’efficacia di questo strumento finanziario. Negli Stati Uniti, il factoring è in continua espansione, soprattutto tra le PMI che lo vedono come un modo rapido e sicuro per ottenere liquidità.

 

5. Vantaggi pratici per le pmi

Le piccole e medie imprese (PMI) possono trarre vantaggio dal factoring in molti modi. Oltre alla liquidità immediata, il factoring offre alle PMI la possibilità di migliorare la loro posizione negoziale con i fornitori, evitare l’indebitamento e gestire meglio il capitale circolante. Inoltre, con il factoring le PMI possono dedicare più risorse e tempo al core business, migliorando la produttività e la crescita.

 

6. Prospettive future del mercato del factoring

Le prospettive future del mercato del factoring sono molto promettenti. Con l’aumento della globalizzazione e delle catene di approvvigionamento internazionali, la domanda di soluzioni di factoring è destinata a crescere. Inoltre, l’integrazione di criteri ESG nelle strategie aziendali spingerà sempre più aziende a utilizzare il factoring per premiare i fornitori sostenibili. Le previsioni indicano che il mercato del factoring continuerà a espandersi, offrendo nuove opportunità sia alle grandi imprese che alle PMI.